SCIENZA NON UFFICIALE

Dalla Cina, l’idea della “città-spugna”

Attutire l’impatto della crisi climatica creando infrastrutture che assorbono l’acqua, ecco l’invenzione di Pechino

«L’idea è di recuperare, dare all’acqua più spazio, dare alla città la possibilità di respirare – spiega Yu Kongjian, architetto paesaggista e fondatore del Turenscape Design Institute – invece di essere pavimentata con il cemento». Ecco così che la Cina inventa una soluzione innovativa per attutire l‘impatto delle condizioni meteorologiche estreme dovute ai cambiamenti climatici: intensificare la costruzione di infrastrutture per l’assorbimento dell’acqua. Come appunto l’organismo marino le città vengono pensate per essere in grado non solo di assorbire l’acqua, ma anche per poterla riutilizzare.

A Nanchang è stata già costruita un’area di 126 acri, progettata per resistere a inondazioni e siccità. Il parco di spugne Yuweizhou (che significa “Coda di pesce”) è edificato in una zona bassa della città e ha lo scopo di regolare l’acqua per i quartieri e i distretti commerciali circostanti: durante i periodi di siccità l’acqua raccolta da queste strutture potrebbe essere prelevata, purificata e riutilizzata per l’irrigazione delle piante.

di: Caterina MAGGI

FOTO: PIXABAY

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